Biografie






Giuseppe Bellenghi 
(Faenza, 1847 - Firenze, 17 ottobre 1902)

Compositore e virtuoso del mandolino, ma anche violoncellista di talento. Romagnolo di nascita, conobbe Firenze da giovanissimo e ne fece residenza permanente. Nonostante le sue umili origini, cominciò presto lo studio della musica a cominciare dal pianoforte e ben presto si dedicò, sotto la guida di conosciuti maestri (tra i quali erano Teodulo e Jefte Sbolci), al violoncello. Si trasferì a Firenze, dove lavorò come violoncellista in vari teatri, e più tardi fece la sua apparizione come solista in importanti concerti, a Bologna e Firenze e contemporaneamente, si dedicava all’insegnamento dl proprio strumento. Stranamente, per quei tempi, fu attratto dal mandolino e, messo da parte il violoncello, si dedicò, per tutta la sua vita, alla diffusione di questo strumento. A quel tempo il mandolino era lo strumento maggiormente usato nelle società aristocratiche e Bellenghi, grazie al suo acume affaristico, intuì che insegnando mandolino, i suoi allievi sarebbero stati numerosi e danarosi, cosa che si realizzò anche abbastanza velocemente. Egli cominciò ad insegnare nel 1870 circa. La scarsità di musica disponibile per mandolino lo costrinse a scrivere molte selezioni di brani celebri, che furono pubblicate da Ricordi, e nel 1882, vista la grande richiesta di queste pubblicazioni, cominciò a pubblicare lavori suoi. A soli 50 anni di età, l’allora stimato musicista Giuseppe Bellenghi, morì. Era un compositore di un’alta qualità artistica, dotato di costanza e perseveranza. Le composizioni di Bellenghi furono molto numerose ed egli ne pubblicò parecchie sotto il nome di G. B. PIRANI. E' autore di un Metodo completo per mandolino in tre parti, pubblicato in francese, italiano e tedesco. Questo lavoro fu premiato con il 1° premio all'Esposizione Universale di Genova nel 1892, alla cui presidenza era il noto violinista Camillo Sivori. Preparò anche una serie di esercizi giornalieri intitolati La ginnastica del mandolino, con l'obiettivo di rafforzare il quarto dito., e un volume di Scale ascendenti e discendenti maggiori e minori in tutte le posizioni per mandolino, oltre a Sei suo per due mandolini e al Trattato teorico sui rudimenti della musica. Le più popolari fra le sue composizioni furono i valzer Profumi orientali e Renato, che ebbero entrambi varie edizioni. Renato fu a quel tempo il più popolare fra le orchestre mandolinistiche.



http://www.justclassicalguitar.com/it/storia/il-novecento-chitarristico/figure-di-transizione/giuseppe-bellenghi

http://www.federmandolino.it/biografie.html


 
 

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