Biografie






Hector Berlioz 
(La Côte Saint-André 1803 - Parigi 1869)

Musicista francese. La sua singolare personalità è stata solo in tempi recenti rivalutata nella portata della multiforme attività di studioso, di polemista, di compositore, di direttore d’orchestra, di infaticabile animatore del movimento romantico. Benchè avviato agli studi di medicina, seguì ben presto la nativa inclinazione alla musica; facendo parte di un coro potè mantenersi agli studi presso il Conservatorio di Parigi, dove si presentò tardi, quando già era autore di numerosa musica.Nella vita e nelle composizioni portò l’entusiasmo del suo temperamento, e fu perciò al tempo stesso protagonista e vittima dei fervori romantici: grande amatore, ebbe in sorte una sfortunata vicenda coniugale; geniale innovatore (rivoluzionò la concezione dell’orchestra moderna), subì più spesso l’incomprensione che la stima dei contemporanei.Per quanto Berlioz sia rimasto fondamentalmente legato a Beethoven — delle cui sinfonie fu il primo intelligente critico — la sua giovanile Symphonie fantastique, composta nel 1829, segna una data nella storia del sinfonismo post-beethoveniano. In occasione del Grand Prix de Rome conseguito nel 1830, soggiornò a lungo in Italia, ma esercitò soprattutto la sua animatrice presenza a Parigi e in Russia, pagando sempre di persona la sua mancanza di opportunismo, riscontrabile anche nelle recensioni musicali apparse in molti giornali dell’epoca e soprattutto nella rubrica del Journal des Débats che Berlioz tenne per quasi trent’anni, dal 1835 al 1863. I suoi scritti — brillanti, arguti o polemici — sono tuttora una fonte di notizie per una storia del costume musicale dell’epoca.Più volte tentò il teatro musicale (Benvenuto Cellini e I Troiani), ma meglio gli riuscirono le opere da concerto, e cioè le imponenti sinfonie drammatiche con cori (Roméo et Juliette, 1839; La damnation de Faust, 1846), e gli oratori, tra i quali, più famosi, un Te Deum e L’en/ance du Christ che contiene alcune fra le più belle pagine dell’Ottocento. L’acceso virtuosismo strumentale di Berlioz è condensato nel Grand traité d’instrumentation et d’orchestration modernes (1844; Grande trattato di strumentazione e di orchestrazione moderne), il suo intuito critico, spesso illuminante, traspare, oltre che dai suoi articoli, anche dai Mémoires (Memoriali) e dai Grotesques de la musique (Grotteschi musicali).Gli ultimi anni della inquieta vita di Berlioz, tormentati dalla crescente incomprensione dei contemporanei e dalla morte di parenti e di amici, furono rallegrati, prima che un sonno letargico durato tre mesi lo conducesse alla morte, da un ultimo trionfale viaggio in Russia e dalla composizione dell’opera in due atti Béatrice et Bénédict, uno scherzo di felicissima e sorprendente invenzione, tolto dalla commedia di Shakespeare Much Ado About Nothing (Molto rumore per nulla).



http://killdevilhill.com/z/ymusicd/HectorBerlioz(1803-1869)hall/shakespeare1.html

http://www.hberlioz.com/

http://home.earthlink.net/~oy/berlioz.html
http://w3.rz-berlin.mpg.de/cmp/berlioz.html

http://ourworld.compuserve.com/homepages/har/faust.htm

http://www.musee-hector-berlioz.com/


 
 

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