Glossario

Glossario dei Termini musicali

lettera: c , record trovati: 52


C,
nei paesi di lingua inglese o tedesca, indica la nota " do ".Con speciale carattere grafico indica il tempo 4/4.


Caccia,
(It.) canto a 3 voci, di cui due in canone usato nel XIV sec. La seconda voce "cacciava "la melodia della prima.


Cadenza,
(It.) successione di due accordi che concludono una composizione musicale, o una sua parte o una singola frase. E’una formula melodico-armonica, pensabile quasi come" segno di interpunzione" del discorso musicale. Se ne considerano quattro diversi tipi: (1) perfetta, dall'accordo di dominante a quello di tonica; (2) plagale, dalla sottodominante alla tonica; (3) imperfetta, dalla dominante al terzo grado; (4) evitata, dalla dominante a un accordo diverso da quello di tonica.


Cadenza,
(It,) passaggio scritto, o anche improvvisato, in cui si rivela il virtuosismo del solista.


Calando,
(It.) indicazione dinamica: più piano, più lento.


Camera, musica da,
da suonare in una piccola sala e da un gruppo strumentale piuttosto ristretto. Oggi si dice di musica che richiede due o più strumenti, ognuno con la propria parte.


Cancrizzante, canone,
si dice di quel canone in cui la seconda voce, o parte, esegue tutte le note della prima ma procedendo a ritroso. E’ chiamato anche canone retrogrado.


Canone,
struttura contrappuntistica in cui una melodia, introdotta da una voce, dopo un breve intervallo viene ripresa da una seconda voce ed imitata esattamente. Nei diversi tipi di canone l’ abilità consiste nello strutturare una melodia che armonizzi con se stessa. Vedi anche Cancrizzante.


Cantabile,
(It.) indicazione espressiva: eseguire come se il brano fosse cantato.


Cantata,
(It.) composizione vocale per solista o solisti, coro o cori diversi.


Cantico,
inno in lode a Dìo, diverso dal salmo,


Cantìlena,
(It.) breve melodia per voci o strumenti con andamento uniforme,


Cantìllazione,
stile vocale, tra la declamazione e il canto, caratteristico della liturgia ebraica. Canto piano, il più antico stile di musica vocale della Chiesa cristiana. Era cantato all'unisono, sul ritmo dell'accento delle parole. Vedi Ambrosiano, Gregoriano,


Cantor,
(L,) nel servizio ecclesiastico cattolico e anglicano è colui che intona il canto, o maestro del coro, con funzioni analoghe al chazzan ebraico. Nella chiesa luterana é direttore del coro e delle esecuzioni musicali


Cantus firmus,
(L.) nella polifonia indica la melodia intorno alla quale si costruivano le altre parti.


Canzone,
(It,) in origine era un componimento poetico con accompagnamento musicale; nel XVI e XVII sec., brano strumentale di stile fugato.


Canzonetta,
(It. da cui " canzonet," inglese) termine applicato generalmente a un tipo di madrigale. ad es. di Thomas Morley, più tardi un canto a solo di stile leggero.


Capriccio,
(It,) breve pezzo strumentale di carattere estroso e solitamente di andamento veloce.


Carola,
canto natalizio. Esistono però carole particolari per altre feste relòigiose comr la Pasqua.


Castrato,
(It.)vedi Evirato.


Catch,
tipo di canone a tre o quattro voci, comune nell' Inghilterra del XVI e XVIII sec.


Cavatina,
(It.) breve aria o pagina strumentale sullo stesso stile. Chaconne, (Fr.) vedi Ciaccona, Chanson, (Fr.) (1) qualsiasi semplice canzone francese; (2) antica forma polifonica francese, sviluppatasi a partire dai canti dei troubadours e dei trouvères fino alla fine del Cinquecento.


Chiave,
simbolo grafico posto all’ inizio del rigo musicale: determina l’ altezza della nota su una data linea e quindi l’ altezza di tutte le altre. Le chiavi fisse sono due: do sol (o canto o violino) e di fa (basso). La chiave di do è mobile e serve per soprano, contralto e tenore.


Chorus,
(1) seconda parte di una canzone americana, di solito la più popolare, che corrisponde al nostro ritornello dopo la strofa; (2) sezione di un a solo di jazz, normalmente della stessa durata della prima sezione.


Ciaccona,
brano vocale o strumentale, costruito su un basso continuo e normalmente in tempo ¾ lento. In origine era una danza spagnola, simile alla passacaglia.


Clclica,
vedi Forma.


Classicismo,
termine normalmente riferito in musica ai tre grandi classici, Haydn, Mozart e Beethoven.


Clef,
(Fr " chiave ") termine adottato anche in Inghilterra per " chiave musicale ",


Coda,
passaggio aggiunto alla conclusione di un movimento (es. nella forma sonata).


Coloratura,
(It.) Stile di musica vocale molto omato. Di un soprano con voce adatta a questo genere, si dice " soprano di coloratura ".


Composto, tempo,
tempo basato sulla divisione di una pulsazione in tre parti uguali. La pulsazione si può rappresentare anche con una nota puntata, cioè il valore della pulsazione di un tempo semplice, più la sua metà. Vedi Tempo semplice.


Concerto,
(It.) in origine era una composizione per parecchi strumenti, o anche per voci e strumenti. Indicò poi una composizione per strumento solista orchestra. Forma più antica è il concerto grosso in cui un gruppo di strumenti solisti (detti "concertino") si contrapponeva all'orchestra, detta " ripieno".


Concerto grosso,
vedi Concerto.


Concreta, musica,
Vedi Musique concrète.


Conductus,
composizione polifonica medievale, di carattere sacro, caratterizzata da una scrittura prevalentemente nota contro nota.


Conservatorio
(It.) Conservatoire(Fr,) Conservatory (Ingl.) scuola o accademia di musica.


Consonanza,
vedi Armonia.


Consort,
nell'Inghìlterra del XVII sec, si chiamava così un complesso di strumenti della stessa famiglia. "Broken consort" era detto il complesso formato da strumenti di famiglie diverse.


Contrappunto,
arte di intrecciare due o più linee melodiche in modo che armonizzino pur muovendosi indipendentemente. Si sviluppò nel Medioevo e nel Rinascimento, con lì ascesa della polifonia. In periodo Barocco divenne importante anche il contrappunto strumentale. Meno coltivato nelle epoche seguenti, il contrappunto rimane tuttavia fondamentale nella didattica compositiva. Il termine deriva da "punto contro punto", un’ antica pratica che aggiungeva una seconda voce alla melodia, ponendo nota (punto) contro nota. Importante tecnica contrappuntistica è l’ imitazione: parti diverse che entrano nel discorso melodico una dopo l’ altra, seguendo una linea più o meno simile a quella intonata poco prima. Vedi anche Canone e Fuga.


Contro-tenore,
voce maschile che facendo uso del falsetto ha esten sione simile al contralto.


Corale,
inno sacro su testo tedesco tipico della liturgia luterana.


Corale, preludio,
composizione organistica basata sulla melodia di un corale. Fu sviluppato da compositori tedeschi come Buxtehude, Bach, Brahms, Reger.


Corista,
(1) cantante membro di un coro; (2) strumento che produce la frequenza del " la " sopra il do centrale. Vedi Diapason.


Coro,
(1) insieme di cantanti; (2) composizione o parte di essa cantata da molte voci insieme.


Corona,
prolungamento di una nota o di un accordo o di una pausa


Corrente,
(Fr. "Courante") movimento della suite classica, normalmente in 3/4, derivante da un’ antica danza aristocratica.


Credo,
terza sezione della messa cantata.


Crescendo,
(It,) indicazione di aumentare gradatamente l'intensità sonora.


Croma,
valore di durata pari a un ottavo di semibreve.


Cromatica, scala,
è quella di dodici note che si succedono a intervalli di semitono. Vedi Cromatismo, Sistema diatonico-cromatico.


Cromatismo,
(Gr. " colore "; i greci chiamavano " coloratura " l'uso di piccoli intervalli). Stile compositivo basato sull'utilizzazione della. scala cromatica, in opposto ad es. alla scala diatonica.


Czarda,
danza nazionale ungherese con sezioni a ritmo lento alternate a sezioni molto vivaci.


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