Glossario

Glossario dei Termini musicali

lettera: d , record trovati: 30


D,
lettera che nei parsi dì lingua inglese o tedesca indica la nota "Re"


Da capo,
indica che bisogna ripetere un brano dall’ inizio, particolarmente usato per le arie operistiche.


D.C.,
abbreviazione di Da capo.


D.C. al fine,
(It.) indica di ripetere tutto il pezzo, dal principio alla fine, o al punto dove è segnata la parola "Fine".


D.C. al segno,
(It.) indica di ripetere dal principio fino al punto segnato con un simbolo convenzionale.


Diapason,
(Gr.) (1) suono di altezza fissa in rapporto al quale vengono intonati tutti gli altri. La nota prescelta è il "La" sopra il do centrale, con frequenza stabilita internazionalmente di 440 Hz.(cicli per secondo); (2) nella teoria musicale greca e medioevale indicava l’intervallo di ottava; (3) vedi anche il GLOSSARIO STRUMENTALE.


Diatonica,
(Gr. "attraverso le note") (1) scala con sette note diverse più una che porta lo stesso nome della prima ottava sopra.le note sono divise da cinque toni e due semitoni non consecutivi. L'ordine in cui presentano i toni e i semitoni (determina il nome della scala. Vedi Intervalli, Scale Maggiori, Scale Minori, Modi; (2) diatonica dicesi la melodia (o accordo) contenente solo note della tonalità d'impianto, senza ricorso a note cromatiche. Vedi Scala Cromatica.


Diatonico-cromatico, sistema,
comprende le dodici tonalità maggiori e le dodici minori. Il vecchio sistema modale fu sostituito, nel XVII sec., da quello comprendente tre tipi di scala (una maggiore e due minori ) che potevano avere punto di partenza diverso (tonalità). Quando l'ottava fu divisa in dodici semitoni uguali si poté disporre di dodici tonalità diverse. Vedi Tonalità, Modulazione.


Dies irae,
(L. " giorno dell'ira ") inno del repertorio gregoriano, inserito nella messa da requiem. La stessa melodia è talvolta usata come spunto tematico in altri brani strumentali o corali.


Diesis,
vedi Accidenti.


Diminuendo,
(It.) prescrizione di graduale diminuizione del volume sonoro.


Diminuito,
vedi Intervallo.


Diminuizione,
accorgimento contrappuntistico che presenta una linea melodica, o parte, diminuendo i valori di durata delle note.


Dinamica,
variazioni dell'intensità del suono musicale (dal minimo al massimo volume sonoro) sempre indicate con parole italiane e spesso con abbreviazioni : pianissimo (pp), piano (p), mezzo piano (mp), mezzo forte (mf), forte (f), fortissimo (ff). Vedi anche Diminuendo e Crescendo.


Direttore,
d'orchestra o del coro, è il responsabile della coesione musicale e della corretta interpretazione dell' idea dell' autore dell' opera da eseguire.


Discanto,
pratica della polifonia medievale dei primi secoli. Vedi anche Organum.


Dissonante,
vedi Intervallo.


Dissonanza,
vedi Armonia.


Diteggiatura,
(1) modo di usare le dita per suonare uno strumento. (2) Indicazione apposta sopra o sotto le note per indicare quale dito dev'essere usato.


Divertimento,
(It.) composizione strumentale a più movimenti, come la suite, ma a carattere leggero di intrattenimento.


Divertissement,
(Fr.) danza inserita in un balletto o in un' opera barocca francese con funzioni di intermezzo ma non organicamente connessa all'opera.


Do,
nome della prima nota (tonica) dell' unica scala maggiore priva di accidenti.


Dodecafonica, musica,
tipo di musica basata su un metodo sviluppato da Schonberg intorno 1921-1923. La sua tecnica prevede l'uso di una serie di dodici note della scala cromatica, detta "totale cromatico", dove nessuna nota è più importante delle altre.


Dominante,
quinto grado della scala diatonica. E’ il più importante dopo la tonica verso la quale ha carattere dinamico e sospensivo.


Doppia barra,
due linee verticali che sbarrano il pentagramma per indicare la fine di un brano o di una sua sezione.


Dorico,
vedi Modi.


Duetto,
composizione strumentale o vocale riservata a due parti di pari importanza.


Dumka,
canto popolare slavo e ucraino, a contenuto narrativo, sul tipo della ballata.


Duo,
dicesi particolarmente di una composizione per due strumenti.


Durata, valore di,
lunghezza di una nota nel tempo.


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